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Licei 29/05/2023

PREMIO CARLO MAGNO

PREMIO CARLO MAGNO: l’Unione Europea entra in classe e porta fuori idee, progetti di solidarietà e cooperazione tra i popoli e le culture, per promuovere l’educazione dello scambio e del rispetto. La 3^ Liceo delle Scienze Umane ha simulato la partecipazione al concorso, si è messa in gioco e ha dimostrato che i propositi migliori nascono sempre dal confronto e dall’incontro. 

Nell’ambito dell’Unione Europea, il Premio Carlo Magno si configura come un’iniziativa significativa volta a promuovere l’unità, la cooperazione e la comprensione reciproca tra i popoli europei. Questa iniziativa prende il nome da Carlo Magno, l’imperatore franco del IX secolo, che è considerato uno dei padri fondatori dell’Europa moderna.

Innanzitutto, il progetto promuove l’educazione e lo scambio culturale tra gli studenti di diversi paesi europei, incoraggiando la comprensione reciproca delle diverse tradizioni, lingue e storie. Inoltre, mira a rafforzare la cittadinanza europea, spingendo i giovani  alla partecipazione attiva nella vita politica, economica e sociale dell’Unione Europea. Infine, il piano progettuale cerca di sviluppare una coscienza comune europea, promuovendo i valori fondamentali di tolleranza, diversità e democrazia.

I nostri studenti della 3a Scienze Umane si sono cimentati nell’ideazione di una serie di progetti orientati sulle linee guida delle direttive del Progetto Carlo Magno, senza, però, parteciparvi davvero.

Per esempio, alcuni ragazzi si sono concentrati su delle iniziative per la promozione del contatto tra l’uomo e la natura con un focus particolare sui bambini delle scuole elementari e materne. L’obiettivo di questo particolare progetto è quello di permettere ad animali “anziani” di fattorie e allevamenti di non essere abbattuti, ma anzi, di poter aiutare tramite il contatto fisico delle persone con dei bisogni particolari. I ragazzi si sono confrontati con le normative europee e con i fondi stanziati per iniziative del genere dall’EU: ogni stato europeo avrebbe il compito di costruire un dato numero di fattorie sul proprio territorio e il progetto utilizza proprio questo a suo vantaggio.

 Così i nostri giovani donne e uomini hanno affrontato un percorso attraverso la burocrazia europea, attraverso le sue leggi, confrontandosi con la sua realtà, scoprendone difetti e pregi e sviluppando nuove abilità di ideazione progettuale.

Edoardo Fossati, 3^CL

 

 

Fondazione Opera Sant'Alessandro

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