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Scuola OnLine
Licei 07/02/2022

27 GENNAIO 2022 – GIORNATA DELLA MEMORIA

La Storia incontra le storieumane; per non dimenticare che di umano non c’è stato nulla.
Condividiamo gli spunti di riflessione che gli alunni dei Licei dell’Opera Sant’Alessandro hanno letto ed approfondito per commemorare questa giornata.

Il Prof. di Storia e Filosofia, don Ernesto Vavassori, introduce la “Giornata”.

In questa occasione moltissimi sono gli stimoli offerti, in diverse modalità, che invitano a fermarsi a pensare su quanto accaduto. Anche la nostra scuola, come ogni anno, ha proposto un piccolo e semplice strumento che, in modo del tutto libero, può favorire la riflessione sullo sterminio degli Ebrei perpetrato dal nazifascismo.

In particolare sottolineiamo il riferimento al posizionamento delle PIETRE d’INCIAMPO nella nostra città. Di seguito i testi ed i collegamenti della proposta.

Don Tino

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LEGGE 20 luglio 2000, n. 211 – Istituzione del «Giorno della Memoria» in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

Articolo 1
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, «Giorno della Memoria», al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Articolo 2
1. In occasione del «Giorno della Memoria» di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.

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Messaggio che Isaia, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.

Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.

Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
(Isaia cap. 2, 1 – 2. 4)

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“Sono ebreo. Se non di religione – che non pratico affatto, come nessun’altra religione, del resto -, almeno di nascita. Non ne traggo motivo né di orgoglio né di vergogna, essendo – almeno lo spero – uno storico abbastanza serio da non ignorare che le predisposizioni razziali sono un mito e che la stessa nozione di razza pura è un ‘assurdità particolarmente flagrante quando, come in questo caso, si pretende di applicarla a ciò che in realtà fu un gruppo di credenti reclutati a suo tempo in tutto il mondo mediterraneo, turco-cazaro e slavo. Non rivendico mai la mia origine salvo che in un caso: quando mi trovo di fronte a un antisemita”.

(Marc Bloch, La strana disfatta, 1940/46)

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Il Corriere.it – sezione Bergamo – parla delle 21 pietre d’inciampo poste in alcuni centri della bergamasca, per ricordare le vittime del Nazifascismo:

https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/22_gennaio_21/giorno-memoria-27-gennaio-bergamo-18-pietre-d-inciampo-ricordare-vittime-nazifascismo-b6cf4d30-7a98-11ec-bb07-072210d17db2.shtml