PCTO-EDOOMARK – PROGETTO “CHE CLASSE”: durante l’ultima settimana di maggio i nostri ragazzi delle classi 3^LM/GE e 3^LSA hanno preso parte al progetto “Che Classe” proposto da Edoomark, come esperienza di PCTO.
Le ragazze e i ragazzi, immersi nel mondo della comunicazione e dell’informazione, si sono impegnati in attività di scrittura, creazione, condivisione e montaggio video.
Affiancati da educatori e videomaker professionisti, i nostri studenti, divisi in piccoli gruppi, hanno dato vita a video e campagne social, calati in un ambiente formativo concreto dove la conoscenza del territorio, il dialogo e la collaborazione sono serviti da motore per questa esperienza “sul campo”.
Trenta ore all’insegna della formazione, dell’aggregazione, della scoperta e soprattutto momento decisivo di crescita!
Ecco alcune testimonianze dei ragazzi:
Nei i primi due giorni, durante i quali ci trovavamo in Smart Working, siamo stati divisi in redazioni, ed ognuna di esse aveva come compito finale di creare degli ADV contro il gioco d’azzardo patologico, seguendo i vari step indicati sul sito Trello.
Nei giorni successivi, in presenza, la redazione aveva il compito di svolgere interviste ai cittadini di Bergamo chiedendo i loro pensieri riguardo al GAP (Gioco d’Azzardo Patologico). Ogni membro della redazione aveva un ruolo diverso, in particolare io ho scelto di impersonare il ruolo di cameraman e fonico, e successivamente quello di editor per il video finale.
Durante questa settimana ho imparato a comunicare in modo più efficiente con i miei compagni di redazione, ad essere più flessibile in caso di nuovi compiti in arrivo o in caso di cambio di programma. Ho inoltre imparato a riprendere con la telecamera seguendo le regole di precise inquadrature e ho imparato a montare video in modo più efficiente. La nostra tutor è sempre stata disponibile ad aiutarci ed a comunicare con noi.
(Cristian Manenti, 3^SCIA)
Nei primi due giorni, nei quali ci trovavamo in DAD, siamo stati divisi in redazioni e ognuna aveva come compito creare degli ADV contro il GAP (Gioco d’Azzardo Patologico) seguendo degli step su Trello.
Nei giorni seguenti eravamo in presenza e avevamo il compito di fare delle interviste in giro per Bergamo, chiedendo agli over 65 la loro opinione sul gioco d’azzardo patologico.
Durante questi quattro giorni ho imparato a comunicare e a gestire i materiali in modo più efficiente e ad essere più flessibile riguardo i compiti da mettere in atto con il gruppo.
Ho inoltre imparato ad utilizzare la telecamera.
(Beatrice Manaresi, 3^SCIA)
Bisogna ammettere che stare collegati dalle 09:00 alle 18:00 (con pausa dalle 13:00 alle 14:00) non è stato semplice, anche se immaginavo di arrivare a fine giornata più stanco.
È stata una bellissima esperienza, ho apprezzato molto il fatto di mettermi in gioco e collaborare con diverse persone.
(Giuseppe Sergio, 3^SCIA)
Siamo partiti da remoto i primi due giorni per capire come utilizzare gli strumenti digitali ed è stato strano dover stare al computer fino alle 18 anche se immaginavo di arrivare a fine giornata più stanco.
La giornate di giovedì è venerdì invece siamo andati in presenza ed è stato interessantissimo: abbiamo imparato le basi della fotografia e dell’inquadratura, come posizionare le luci e le cose da dire prima della ripresa (set, partito, motore e azione).
Giovedì pomeriggio siamo andati sul Sentierone per registrare le interviste ed è stato divertentissimo: un po’ perché era un’esperienza nuova per tutto il gruppo e un po’ perché dovevamo parlare con degli sconosciuti e ognuno aveva la propria storia da raccontare.
Venerdì invece abbiamo montato il video delle interviste: mi ha aiutato a capire quanto impegno ci vuole per trasmettere anche solo un’intervista. È stata un’esperienza interessante, divertente e coinvolgente che ci ha aiutato a conoscere un nuovo ambito.
(Cesare Pasini, 3^SCIA)
I due giorni in presenza sono stati più stimolanti e coinvolgenti, la mia parte preferita sono state le interviste e le interviste doppie, ovvero le parti più interattive, le altre parti le ho trovate meno interessanti.
Una cosa che mi è piaciuta molto però è che quando siamo andati in presenza, lo studio in cui ci trovavamo era molto caotico, veloce e non si stava mai fermi: per i miei gusti (non voglio fare un lavoro ferma sulla scrivania per ore!) era azzeccato.
Nonostante tutto ho capito come è il mondo del lavoro e quanto è stancante.
(Greta Vanalli, 3^SCIA)