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Scuola OnLine
Lettura 08/05/2023

@POSTILLEAMATITA

Il dono, Vladimir Nabokov –    

3/5

Difficile recensire un libro come “Il dono” per diversi motivi: innanzitutto, da russista quale sono, non riuscirei mai a parlare male di un romanzo russo. Ahimè, è la verità: amo tutto ciò che è connesso a questo paese, sebbene lo studio della sua lingua mi abbia messa a dura prova negli anni passati. E poi mi pare che, di fronte a un grande maestro come Nabokov, trovare le parole giuste sia alquanto improbabile.

 

Non è stata una lettura semplice, devo ammetterlo: come ci sono state sezioni coinvolgenti e scorrevoli, così anche parti assai didascaliche (capitolo quarto, sto parlando proprio di te) ma è una lettura che, se tornassi indietro, rifarei. Sebbene ogni pagina richieda grande partecipazione emotiva e cognitiva, oltre a un non indifferente sforzo intellettivo, alla fine risulta quasi divertente vestire i panni di un investigatore privato e seguire Fëdor, aspirante poeta e prosatore, per le strade della Berlino degli anni Venti, un uomo alla continua ricerca di compatrioti con cui poter condividere stimoli intellettuali e reminiscenze del passato. Anche nella vita precaria del nostro espatriato non manca l’intrigo amoroso con una compagna affascinante, una giovane donna che però nulla ha a che spartire con la celebre Lolita.

 

Un piccolo appunto: non è lo squattrinato Fëdor il vero protagonista de “Il dono”, bensì Sua maestà la letteratura russa: i continui rimandi agli scrittori e alle opere pubblicate in Russia secolo dopo secolo, sono solo un espediente per omaggiare l’adorata madrepatria. Con questo romanzo, l’ultimo in cirillico, lo scrittore chiude per sempre un capitolo della propria vita; non prima, però, di averci consegnato il suo dono più prezioso.

 

Indicato per tutti coloro che sono interessati a scoprire la Russia, la sua letteratura e cultura, consapevoli però che il rischio di rimanerne innamorati è assai elevato. 

Anna Bortoluzzi

https://www.instagram.com/postilleamatita/