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Scuola OnLine
Collegio 29/05/2023

#ICARE – MEDICINA -GENDER GAP

#ICARE e GENDER GAP: i ragazzi del Collegio Vescovile sono stati i protagonisti del convegno “La medicina di genere. Una luce per la nostra salute”, tenutosi presso il Centro Congressi Papa Giovanni XXIII, di Bergamo. Il Sant’Alex che si interroga, cresce e impara a prendersi cura del futuro

 

Già qualche settimana fa vi avevamo già fatto conoscere il progetto #Icare che ha coinvolto le classi dalla 1^ alla 4^ nei nostri Licei Dell’Opera Sant’Alessandro, finalizzato a comprendere diversi argomenti da noi stati definiti “non comuni fra i banchi di scuola”. 

 

Avevamo descritto questo progetto come utile ed interessante per sviscerare tematiche molto profonde come l’indagine di se stessi, le dipendenze, la criminalità e la sessualità intesa come la più intensa conoscenza del proprio corpo e di quello altrui. 

In questo nuovo articolo vi proporremo invece un lavoro trasversale che ha avuto per protagonisti i ragazzi del Collegio Vescovile.

L’iniziativa che è stata proposta è stata quella di partecipare ad un convegno sulla medicina di genere, dove si è discusso sulla differenziazione fra uomo e donna nella modalità di pensiero e nel diverso insorgere di malattie.

Molti gli spunti di riflessione, ed il primo ce l’ha offerto l’onorevole e presidente di Associazione Italiana Donne Medico, la dott.ssa Fabiola Bologna, la quale ha spiegato i tratti storici e normativi della medicina di genere, che, nel corso degli anni, si è rivelata di vitale importanza, in quanto si è scoperto che, nonostante un uomo ed una donna possano avere le stesse patologie, queste si differenziano per una serie di motivi.
Successivamente la parola è passata a Michela Matteoli, professoressa ordinaria di farmacologia di Humanitas University e direttrice dell’istituto di neuroscienze del CNR, che ha illustrato le differenze sostanziali tra le donne e gli uomini, cominciando il suo discorso parlando del cervello, di come questo agisca diversamente in base al sesso della persona: gli uomini – ci spiega Matteoli – sono molto più schematici, razionali e dediti alle materie scientifiche, mentre al contrario le donne sono più propense ad essere empatiche, multitasking e indirizzate verso materie umanistiche come la storia o la letteratura.

In seguito, sono stati esposti altri tre pensieri: il dottor Diego De Leo, psichiatra, ha offerto un discorso sulla solitudine e l’impatto che quest’ultima ha sulla salute, ma in particolare chi è più inclinato a soffrirne.
Il dottor Marco Trabucchi, già professore ordinario di Neuropsicofarmacologia nell’Università di Roma “Tor Vergata”, specialista in psichiatria, è direttore scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia, presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, Consigliere della SIGG (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria), è intervenuto, spiegando la terza e la quarta età, facendo distinzione fra quella femminile e quella maschile.
L’ultima riflessione proposta è stata quella della dott.ssa Melania Cappuccio, Direttore Sanitario e geriatra, medico palliatore presso l’I.P.S. Fondazione C. Gusmini Onlus di Vertova, la quale ci ha parlato del segreto della felicità e della longevità: sano sport, un’alimentazione bilanciata e mai fermarsi davanti agli ostacoli dei propri progetti, ma continuare a creare nuovi piccoli obiettivi. 

 

Infine, si è tenuta una tavola rotonda, dove hanno partecipato i nostri compagni del Collegio Vescovile, e hanno esposto un sondaggio da loro creato dopo una lezione di geografia con la Prof.ssa Esther Maffi. L’argomento trattato è stato il gender-gap e la parità di genere: hanno proposto il sondaggio ad amici, personale scolastico, persino a noi compagni più grandi, ma ciò che ha prodotto un sostanzioso risultato è stato in particolar modo il riuscire ad intervistare degli sconosciuti per strada. I nostri compagni hanno esposto i risultati del sondaggio, e a guardare i dati abbiamo, purtroppo, appurato che la parità di genere è ancora molto distante, ma che, a piccoli passi, potremo tutti arrivare ad un futuro migliore. Questo progetto ha dimostrato come, anche da una semplice lezione ordinaria, si possa cogliere una lezione straordinaria, e portare a casa degli insegnamenti in più. 

 

In quest’ottica, in supporto a questo importante evento, abbiamo girato un video dal carattere informale in cui la finalità principale era il presentare il nostro istituto e, a grandi linee, la sua offerta formativa, e di come tematiche attuali come queste esposte nel convegno, siano parte integrante della nostra crescita quotidiana. 

Abbiamo così avuto occasione di riproporre alcuni dei lavori che noi ragazzi liceali abbiamo prodotto durante i momenti che, a scuola, abbiamo dedicato all’ICARE.

 

Noi siamo ciò che pensiamo, impariamo e diciamo“.
Socrate diceva che è la conoscenza a rendere liberi, e questi progetti, il sondaggio del Collegio, il nostro video e l’intero convegno fanno di noi dei cittadini del futuro liberi e consapevoli delle proprie azioni, del proprio corpo e del proprio valore in quanto umani, perché ogni singola persona vale, ed è esattamente questo il pilastro portante del nostro liceo; la formazione di un essere umano, capace di ragionare e di volersi bene, volendo bene anche a chi lo circonda. 

 

I progetti svolti sono un bellissimo traguardo per noi, e portano visibilità e onore alla nostra scuola che, ancora una volta, si distingue per tutto ciò che fa per noi studenti, e per le innumerevoli opportunità che ci offre.

Samba Rokhaya 3^LM e Carlo Malighetti 3^SCI