“MIRABILE VISIONE” – il film: l’Inferno di Dante ai Licei dell’Opera. Il 16 Febbraio è stata proposta agli studenti la visione del docu-film “Mirabile Visione: Inferno”, con la partecipazione dell’amato e stimato Professor Enzo Noris, ex docente di latino e di lettere del Sant’Alex.
Diretto da Matteo Gagliardi e da Benedetta Buccellato, questo documentario ricostruisce il viaggio che il celeberrimo Dante Alighieri ha compiuto nell’Inferno al fianco del maestro Virgilio. Trattandosi di un film ipertestuale, i versi più significativi di ogni canto vengono selezionati e recitati, accompagnati da materiale multimediale che permette agli spettatori di visualizzare visivamente il contenuto e quindi facilitarne la comprensione.
Presentate con cura, le pene dei dannati vengono descritte con un’attenzione rivolta anche all’attualità: Dante condannerà gli ignavi, sdegnati sia da misericordia che da giustizia, uomini che in vita non hanno saputo prendere alcuna posizione e ora sono invidiosi di ogni sorte perché non hanno speranza di morte. Il poeta, che è stato esiliato dalla sua terra per le decisioni politiche che ha preso, si trova di fronte a chi non ha mai vissuto, ma ha solo cercato di sopravvivere. Il celebre verso “Non ragioniam di loro, ma guarda e passa” (Inf. III) sottolinea come questi peccatori meritino l’indifferenza che in vita li ha contraddistinti. Allo stesso modo, oggi molti dei regimi totalitari sono nati dal disinteresse che molti hanno provato nei confronti della situazione politica.
Ancora, il canto VI dei peccatori di gola con Ciacco e con tutti coloro che hanno vissuto una vita negli sfarzi di ogni tipo, tra cui politici. Nel banchetto della politica dove il pasto era già allora il potere e non il benessere della società, il cibo veniva ingurgitato con famelicità. Al giorno d’oggi, molti politici prediligono la loro condizione come singoli rispetto a quella del collettivo, ma Dante ci mostra che il vero piacere è darsi, essere il pane degli altri.
Il duca insegna al poeta che, nonostante si sia perso nel labirinto dei suoi fallimenti, non bisogna perdere la speranza e soprattutto la fede, che, attraverso la giustizia divina, regola il mondo.
Senza quasi accorgersene, dopo essere usciti dall’Inferno i due saliranno immediatamente la montagna del Purgatorio, sconfiggendo il male e guardando al domani senza voltarsi indietro. “E quindi uscimmo a riveder le stelle” (Inf.XXXIV).
Benedetta Federici, 3^LM
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