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Scuola OnLine
Licei 17/04/2023

GITE – PALERMO

GITE – La Palermo di ieri e di oggi: le 4^Liceo Scientifico e Classico hanno vissuto quattro giorni immersi tra le storie di un passato (e di un presente) contraddittorio, imparando quanto la tenacia e la voglia di riscatto siano esempi da mantenere sempre vivi. [GITE – PALERMO]

Dopo i numerosi viaggi all’estero, i compagni delle classi 4^ Liceo scientifico e classico internazionale sono andati in gita nella nostra bellissima Sicilia: a Palermo.
Questa incantevole città, caratterizzata dall’architettura barocca, dai mercati e dalla sua ricca storia che iniziò nel VII secolo a.C. con i Fenici, ha anche un lato oscuro, legato alla mafia e ai suoi effetti sulla società siciliana.
Una volta arrivati, i compagni hanno iniziato una visita guidata del centro città, tra le sue vie, le sue piazze e le sue chiese, facendo una sosta alla casa di Don Pino Puglisi, un sacerdote della città che ha dedicato la sua vita alla lotta alla mafia e a proteggere i ragazzi di Palermo. La sua storia ha colpito nel profondo i ragazzi, impressionati dalla sua tenacia nella lotta e nella sua perseveranza per fare la cosa giusta e fare la differenza
Il secondo giorno, invece, i compagni hanno visitato Monreale, località tranquilla ed elegante appena fuori Palermo. Qui hanno goduto di un panorama mozzafiato, e hanno potuto assaggiare dei buonissimi cibi tipici siciliani.
Il terzo giorno la meta era Corleone, città famosa perchè in passato è stata uno dei principali centri di controllo della mafia. La guida che li ha accompagnati era la nipote di un mafioso (che non voleva aver nulla a che fare con la mafia), molto affranta e personalmente sensibile al tema, dato che l’organizzazione ha ucciso un suo amico. Questo fa riflettere sul fatto che la mafia abbia ancora una certa influenza sulla società siciliana.

 

Questa gita a Palermo è stata un’esperienza emozionante e allo stesso tempo istruttiva, che ha fatto conoscere ai ragazzi le due facce del capoluogo siciliano, l’anima bivalente di una terra che ha molto da raccontare, da vivere e ricordare.

Anna Morlotti, 3^LSI