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Scuola OnLine
Spiritualità 04/10/2021

LE REGIONI DELLO SPIRITO

La cura del mondo interiore affidata ai docenti di religione, guide di un cammino alla conoscenza delle nostre “regioni dello Spirito”, è un abbraccio aperto alle esperienze e all’Altro.

 

Ormai è convinzione condivisa che una buona scuola debba offrire una formazione capace di favorire la costruzione della persona nella sua totalità: sapere, saper fare, saper essere.

Le diverse discipline, soprattutto in una realtà educativa come la nostra che è specializzata negli indirizzi liceali, vogliono realizzare questo progetto: dai contenuti, attraverso una personalizzazione da parte degli studenti, orientare l’elaborazione di convinzioni che li accompagnino nel corso della loro vita.

In questo compito si inscrive la proposta di un’apertura alla dimensione spirituale. Innanzi tutto essa inizia facendo maturare ai ragazzi l’atteggiamento dell’inclusione. L’apertura all’altro è la propedeutica per l’apertura verso l’ALTRO: comprendere che uscire da sé costituisce una forma di maturità della persona, dimensioni come l’altruismo, l’empatia, la cura nei confronti di persone e cose che ci circondano costituisce la fase iniziale di una “cammino spirituale”.

In modo particolare si cerca di curare la sensibilità caritativa sostenendo economicamente ogni anno una situazione o una struttura legata al mondo del bisogno e della fragilità.

I periodi liturgici dell’avvento e della quaresima sono occasione per la proposta specifica della preghiera, della riflessione e dei sacramenti: la Penitenza e l’Eucarestia. Tutti gli studenti, secondo la loro sensibilità, sono invitati a vivere le occasioni di “meditazione” personale e della celebrazione della Messa, mentre l’adesione al sacramento della Riconciliazione è libera. Infine ma non ultimo, ogni mattina, prima dell’inizio delle lezioni, i sacerdoti presenti a scuola celebrano la messa.

L’esperienza di questi anni ha mostrato un crescendo nella partecipazione consapevole da parte degli alunni.

Le esperienze di amicizia ed in generale di relazioni che nascono e si consolidano nella fascia d’età dei nostri ragazzi, li rendono sensibili ad interrogarsi sul senso delle situazioni di vita che attraversano, a volte non prive di sofferenza, incomprensione e solitudine, a porsi domande sul loro futuro, facendo emergere il forte desiderio di una realizzazione non solo materiale.

Queste sono “le regioni dello spirito” nelle quali gli educatori della nostra scuola cercano di porre, un po’ come indicazioni segnaletiche, le parole del vangelo di Gesù, i semi della sapienza della fede cristiana che orienta il cammino di uomini e donne di ogni tempo verso una felicità fragile, ma possibile quaggiù e perfetta oltre.

E.V.