Alcuni maturandi hanno assaporato la fragranza di volumi antichi e maneggiato la storia della biblioteca dei Licei dell’Opera, avvicinandosi ad uno dei mestieri più affascinanti; perché un’esperienza lavorativa “con i libri in mano”, è sintesi perfetta del valore della cultura.
La Prof.ssa Giuseppina Zizzo, con affetto e dedizione, ha curato l’attività dei ragazzi e con entusiasmo ce lo racconta.
Le biblioteche col loro carico di volumi più o meno polverosi mi hanno sempre affascinato: metri e metri di dorsi colorati, copertine che attirano con un carattere tipografico particolare o un riquadro vocativo del contenuto, l’odore e la consistenza della carta… Ho anche lavorato in una biblioteca, tra libri antichi e antichi documenti e antiche stampe… Le biblioteche racchiudono mondi infiniti: ci si entra e ci si perde, come in un labirinto.
La biblioteca della nostra scuola è ricca e ben fornita per quanto riguarda le materie umanistiche, ordinata catalogata e resa fruibile da un mio collega “storico”, che qui è doveroso ricordare: Eugenio Donadoni. Il suo ritiro in pensione combinato con gli ultimi anni di pandemia hanno allontanato il pubblico dei lettori dalla biblioteca, ma ora mi è sembrato giusto creare le premesse per poterla riaprire e riutilizzare, magari in forme diverse rispetto al passato: tutto cambia e tutto si evolve.
Il primo passo necessario secondo i fondamenti della biblioteconomia per la riapertura di questo spazio prezioso è l’inventariazione del bene: un lavoro capillare e sistematico per individuare testi mancanti o in cattivo stato o fuori posto. Per questo si è formata una squadretta di 19 studenti e studentesse di Quinta, che hanno prestato servizio in qualità di assistenti bibliotecari per un totale di 10 o 20 ore che hanno completato il loro programma di PCTO. I commenti a margine della loro esperienza mi hanno rincuorato: il contatto diretto coi volumi di una biblioteca affascina anche gli esponenti della generazione Z.
Prof.ssa Giuseppina Zizzo
La voce degli alunni coinvolti nel progetto:
Il progetto di PCTO della biblioteca coordinato dalla prof.ssa Zizzo, è stata un’esperienza formativa interessante e alternativa. Mi ha permesso di entrare in contatto con molti dei volumi più preziosi del nostro istituto e allo stesso tempo di contribuire alla sistemazione e classificazione dei tanti titoli presenti nella biblioteca.
Ritengo anche sia stata un’opportunità per svolgere un’attività concreta, cosa purtroppo non più così scontata viste le restrizioni imposte per far fronte alla pandemia…
Lodovica Vecchi 4^Q