Si possono raccontare opere che sono globalmente riconosciute come pietre miliari della letteratura nazionale a dei ragazzini delle media?
Percorrendo i sentieri giusti, nessun cammino è impossibile e la meta, una volta raggiunta, dà ancora più soddisfazione!
Spesso, nel corso degli ultimi anni, tra i Licei e il Collegio Vescovile o altre scuole dell’Opera, si sono costruiti ponti verticali e sinergici, tra studenti di diverse età, per dimostrare la ricchezza della circolazione della cultura: parlare un linguaggio simile, agevola la comprensione e, di conseguenza, il coinvolgimento di tutti gli attori in scena.
Ed ecco che gli alunni delle classi 2^ del Liceo delle Scienze Umane – opzione Economico Sociale, della 3^ Liceo delle Scienze Umane e della 3^ Liceo Linguistico Europeo – indirizzo Giuridico Economico, insieme alla loro docente di Italiano, la prof.ssa Giuliana Santoro, hanno organizzato tre lezioni speciali.
Le 3^ del Collegio Vescovile sono state invitate ad assistere ad una “fantasia” sui Promessi Sposi, di Alessandro Manzoni, rappresentazione scenica pluriartistica di sicuro impatto; la 2^ media, invece, ha partecipato allo spettacolo fantasy sull’amore nel Medioevo, allestito attorno alla storia di Tristano e Isotta; per la 1^ media, inoltre, sono stati dedicati “assaggi” delle terzine dantesche e della storia travagliata di Paolo e Francesca.
Progetti come questo sono preziosi per chi li mette in opera, perché impara a lavorare in gruppo, ma anche perché li vive da spettatore; la lettura drammatizzata è ormai noto che faciliti l’apprendimento e promuove la creatività e la fantasia, peculiarità sempre più necessarie al giorno d’oggi, eppure, talvolta dormienti.
Questo “lavorare INSIEME” si è arricchito poi di esperimenti di scrittura creativa, cartelloni esemplificativi, disegni su cartoncini abbelliti da scampoli di stoffa e merletti, danze e scelte di musiche e canzoni, nella feconda “contaminazione” tra passato e presente.
Conoscere e conoscere, prendere consapevolezza di sé e incominciare a fidarsi degli altri, sono solo alcune degli obiettivi che muovono i professionisti dell’Opera a muoversi su tali territori ancora in parte inesplorati. I tesori che si scoprono, del resto, sono patrimoni immensi che porteranno ulteriori frutti per il futuro.