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Scuola OnLine
Ex alunni 04/10/2021

UNA FAMIGLIA AL SANT’ALEX: I LEIDI

La famiglia Leidi, papà Paolo e i figli Matteo e Marianna, racconta i ricordi che riaffiorano pensando agli anni passati tra le mura del Sant’Alessandro.

 

PAOLO LEIDI – Diplomato nel 1981

“Il Sant’Alessandro…1976… dopo elementari e medie in paese, verso la città per le superiori.  Monsignor Carrara ad accogliere gli studenti. Un primo giorno da spaesato e un secondo giorno in cui ho incontrato qualcun altro più o meno nella mia stessa situazione, e che è poi diventato il mio compagno di banco per cinque anni, stesso compagno e stesso banco: il primo vicino alla porta per cinque anni, tanto che, all’ultimo anno, sono stati gli stessi compagni a riservarci, e obbligarci, quel banco…

Un biennio senza eventi particolari di cui serbo il ricordo e un triennio invece “vissuto in prima persona”.

Il professor Donadoni, che aveva iniziato la sua carriera da professore di storia e filosofia proprio con noi, e con tutto quello che ciò comporta. Il suo impegno per l’apertura della biblioteca, i libri dimenticati, la scoperta della “sala regia” in cui c’erano ancora telecamere enormi, video a tubo catodico e registratori a bobina…

Il laboratorio di scienze con gli animali imbalsamati e quello di fisica nel sottotetto, degno dei primordi delle scoperte scientifiche…

Le ore di educazione fisica (così si chiamava allora) nella “palestrina”, perché noi maschi dovevamo lasciare la palestra più grande alle compagne di classe, rigorosamente separati.

Il tutto condito da professori con i quali ho sempre avuto un bellissimo rapporto, qualcosa al di là del puro trasmettere nozioni e dei quali serbo un carissimo ricordo, ad iniziare dal professor Merelli, Della Valle, Doneda, solo per citarne qualcuno: ognuno con grandi capacità, e anche difetti, ma tutti dediti alla loro missione.

Anche alcuni eventi collaterali al di là dell’obbligo scolastico: la giuria, con un paio di miei compagni, per un concorso presepi dei ragazzi delle medie, con tanto di premiazione da noi organizzata in auditorium, il “Mirino”, ciclostilato in biblioteca sotto la supervisione del mitico Donadoni.

Ed infine, la continuità dopo il diploma, con l’incarico di documentare fotograficamente tutti i quadri del Collegio per farne un libro (poi pubblicato) che mi ha dato la possibilità di vagare per gli angoli più reconditi di quell’universo che era il Collegio, le sale inarrivabili ai comuni studenti, la parte delle suore…  E poi, ancora, il “corso di fotografia” tenuto da me, neo-diplomato, per gli studenti delle medie, inclusa uscita in Città alta, sviluppo delle pellicole e camera oscura per stampare le foto…

Insomma, un bel ricordo impossibile da condensare in poche righe.

So che non per tutti è lo stesso, ma credo che questo dipenda da quanto uno sia pronto a mettersi in gioco e sia disposto a considerare quanto la scuola sia parte della propria vita, non da subire, ma a cui partecipare.”

 

 

MATTEO LEIDI – diplomato nel 2014

“La mia avventura al Sant’Alex è iniziata ancor prima di essere iscritto: durante l’open day, girando per la scuola, sono stato invitato da M° Paolo Viscardi a suonare con il gruppo di musica d’insieme degli studenti del liceo scientifico-musicale ed è stato in quel momento che ho capito che sarebbe stato il posto giusto per me. Cinque anni sono pa

ssati in fretta e, soprattutto l’opportunità 

di frequentare l’indirizzo musicale, mi ha permesso di scoprire tutti i luoghi, le stanze e i passaggi del Sant’Alex, facendomi sentire veramente a casa. Le occasioni per vivere la scuola non sono di certo mancate: dai pomeriggi per le lezioni di musica d’insieme o il corso di arrampicata alle mattine, anche le più impegnative, dalle gite a BergamoScienza.

Ricordo con piacere quando l’allora preside Don Sana ha voluto incontrare tutti i nuovi studenti, uno ad uno, per fare il suo personale augurio di buon anno scolastico, le discussioni sulla chitarra con il prof. Morosini, il viaggio con il gruppo di teatro del prof. Santoro, l’estrema disponibilità del preside Sisana. Potrei andare avanti ma, in fondo, ripensando agli anni trascorsi al Sant’Alex non posso che ricordarlo come una grande famiglia perché, tanto o poco, alla fine ci si conosceva tutti.

Quando sono stato richiamato per la consegna del “Premio Ex-Allievo dell’Anno – Categoria Giovani” è stato per me un onore, ma prima ancora un grandissimo piacere, poter tornare tra quelle mura nelle quali custodisco tanti ricordi.”

 

 

 MARIANNA LEIDI – diplomata nel 2021

“Cosa mi viene in mente pensando al Sant’Alex? Di primo impatto i mattoni, tutti quei mattoni che ricoprono l’intera superficie della scuola, così come gli infiniti gradini per arrivare al quinto piano; ma se ci penso quel secondo in più penso alle amicizie che sono nate fra quei banchi e dico “cavolo se non avessi scelto quella scuola non avrei conosciuto i miei amici”. Può sembrare scontata come cosa, è vero, in ogni luogo o scuola incontri persone che potrebbero potenzialmente diventare tuoi amici, ma quelle persone sono diventate mie amiche perché abbiamo fatto la stessa scelta, nello stesso momento: è quello che cambia la prospettiva.

Avendo frequentato anche le scuole medie al Sant’Alex posso dire che sentivo proprio l’aria di casa mentre percorrevo i corridoi, salutavo professori e studenti che magari non avevano nulla a che fare con la mia stessa classe eppure quell’amore-odio che si ha verso i fratelli così lo si ritrova in classe e quel rispetto e voglio aggiungere anche affetto che solitamente si riserva ai genitori mi sono trovata a regalarlo anche ai miei professori che mi hanno accompagnata nel mio percorso come una loro figlia. Al Sant’Alex devo la mia crescita e maturazione così come le lacrime di disperazione per lo studio (matto e disperatissimo) ma anche tante gioie e soddisfazioni.

Se penso al Sant’Alex penso alla me di 11 anni quando è entrata titubante e alla me 19enne che esce raggiante dopo la maturità. Se penso al Sant’Alex penso alle difficoltà che ho dovuto affrontare e alla gioia di averle superate.”