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Scuola OnLine
Lettura 17/04/2023

@POSTILLEAMATITA

Staccando l’ombra da terra, Daniele Del Giudice –    

4/5

 

“Manovre di volo”, di Del Giudice, e “Il gabbiano Jonathan Livingston”, romanzo breve di Bach, si somigliano molto ed è per questo che chi ha letto e apprezzato uno, non potrà che amare l’altro. In entrambi i casi, il tema del volo è stato trattato in modo assai particolare ed è proprio l’esperienza di aviatori dei due scrittori a rendere interessanti i rispettivi scritti.

 

Nel sesto racconto di “Staccando l’ombra da terra” un pilota alle prime armi scandaglia, come se stesse usando un radar di ultima generazione, le criticità del nuovo impiego. Stando a quanto dice Pavese, però, è il mestiere di vivere quello più arduo in assoluto. Del Giudice qui raccoglie il guanto di sfida e, servendosi del parallelismo esistenza-aviazione, decide di parlarcene.

 

Ne desumiamo che vivere realmente implica apprendere l’arte della pazienza e sapersi destreggiare tra ritardi e scioperi del personale; non soffermarsi solo su decollo/atterraggio, ma apprezzare tutto ciò che si colloca tra questi due emozionanti momenti; riconoscere la felicità degli arrivi, accettare la tristezza delle partenze; riuscire a lasciar andare chi vuole spiccare il volo senza di noi; imparare a (sop)pesare le situazioni e gettare ciò che è superfluo, come si fa con gli oggetti dei bagagli troppo carichi; ammettere con umiltà le proprie mancanze, ma anche accorgersi di ciò necessitiamo per poterlo acquistare quanto prima; ascoltare attentamente i discorsi altrui, anche quelli apparentemente noiosi (manovre di sicurezza pre partenza, parlo proprio di voi); ricercare la mano del vicino quando abbiamo paura, conversare con lui per (ri)scoprirsi, tirare simultanei sospiri di sollievo.

Si scrive “Manovre di volo” ma si legge “Manovre di vita”.

Indicato per tutti coloro che hanno paura del vuoto ma altrettanta voglia di riempirlo. 

Anna Bortoluzzi

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